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NETFLIX PRESENTA LA SERIE AMERICANA “RIPLEY”

 

HILDEGARD DE STEFANO: UNA STREPITOSA MINA

di Enrico Stella

25RipleyNetflixTom Ripley (Andrew Scott), l’incredibile protagonista della serie. © Netflix

Tra le migliori miniserie che Netflix propone ai suoi abbonati, un posto di primo piano spetta a Ripley che in questi giorni sta riscuotendo un successo straordinario: gli otto episodi mi hanno tenuto inchiodato, quasi ininterrottamente, davanti al teleschermo. Regista e sceneggiatore di questo piccolo capolavoro realizzato nel corso di cinque lunghi anni, è Steven Zaillian, premio Oscar per la sceneggiatura di Schindler’s List. La storia si basa sul romanzo Il talento di Mr. Ripley di Patricia Highsmith (1955), un thriller psicologico che ha ispirato l’omonimo film del 1999, con la regia di Anthony Minghella e l’interpretazione di Matt Damon e Jude Law. Ma il primo adattamento cinematografico, Delitto in pieno sole, risale al 1960, diretto da René Clément e interpretato da Alain Delon.

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Dickie (Johnny Flynn) con la fidanzata Marge (Dakota Fanning). © Netflix

Nella versione di Netflix il ruolo di Tom Ripley è sostenuto magistralmente dall’attore irlandese Andrew Scott: il suo volto incredibilmente espressivo domina tutta la serie. 

Tom è un mascalzone che vive a New York in una squallida stanza condivisa con i ratti, ma possiede una solida esperienza per truffare il prossimo: capace di falsificare documenti con minuziosa precisione, scrive lettere e telefona a ignare vittime, chiedendo crediti che non gli spettano. Prezioso arnese è la macchina da scrivere da cui non si separerà mai viaggiando su e giù per la nostra penisola e ingannando coloro che avranno rapporti con lui. La sua monotona vita ha una svolta inattesa e decisiva quando nel 1961 riceve un’allettante proposta: il facoltoso signor Herbert Greenleaf, proprietario di un cantiere navale, gli chiede di raggiungere in Italia lo spensierato e gaudente figlio Dickie per convincerlo a tornare a casa, negli Stati Uniti. Così Tom riscuote il lauto compenso e parte per Atrani, un incantevole, piccolo borgo medievale dal mare cristallino, sulla costiera amalfitana dove è necessario affrontare lunghe e faticose salite: è il paese delle scalinatelle!
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Mina (Hildegard De Stefano) canta “Il cielo in una stanza”. © Netflix

Dickie Greenleaf (Johnny Flynn) si trova sulla spiaggia a godersi il sole assieme alla fidanzata Marge Sherwood (Dakota Fanning), ed è lì che avviene il primo incontro con Ripley. Questi rimane sedotto dalla bella e spensierata vita condotta dalla coppia, tanto più che Dickie lo ospita nella propria lussuosa villa, ricca di oggetti di valore, come un grande quadro di Picasso. Tom, freddo calcolatore, tradisce subito la fiducia di papà Greenleaf, anzi incoraggia il rampollo a non interrompere quel dorato soggiorno in Italia, ma presto la sua eccessiva invadenza infastidisce il generoso ospite; arriva perfino a indossare un abito di Dickie che lo sorprende mentre, da narcisista, si contempla allo specchio e parla da solo. Nasce così il primo contrasto tra i due “amici”. La storia avrà sviluppi imprevedibili e una serie di drammatici colpi di scena che non è il caso di anticipare per non privare lo spettatore del piacere della sorpresa.

Zaillian ha realizzato il film in un superlativo bianco e nero: una scelta felice! Sembra che, tra l’altro, il regista abbia voluto mantenere così una certa sintonia con il materiale di partenza: il celebre romanzo del 1955.

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Tom e Dickie assistono, incantati, all’esibizione di Mina. © Netflix

Il direttore della fotografia è Robert Elswit, premio Oscar 2008 per il film Il petroliere. Le inquadrature del villaggio di Atrani a strapiombo sul mare sono davvero spettacolari! Bellissima è Roma di notte, vista due volte in occasione di un doppio percorso seguito in auto da Tom: in particolare mi ha colpito la visione quasi onirica dei pini di via Appia Antica, con la chioma artificialmente illuminata contro il cielo plumbeo; altrettanto pittoresca la sfilata degli archi dell’antico acquedotto. 

Nella miniserie incontriamo i volti familiari di alcuni attori italiani che fanno parte del supercast internazionale. Francesca Romana Bergamo veste i panni di Ermelinda, la cameriera di Dickie, ed è la prima ad accorgersi delle malefatte del nuovo arrivato. Margherita Buy è la signora Buffi, premurosa portiera e proprietaria dell’appartamento romano in cui alloggia Ripley, ma, senza volerlo, metterà nei guai lo stesso inquilino. Il suo simpatico gatto, seduto costantemente su una cassapanca, vicino all’ascensore, sarà testimone di un tragico evento. Massimo De Lorenzo è l’impeccabile addetto alla reception dell’hotel Excelsior dove Tom si fermerà per un brevissimo periodo. Renato Solpietro (Carlo) recita come camorrista e intermediario in loschi traffici. Maurizio Lombardi impersona l’implacabile, ironico ispettore Pietro Ravini che gioca con Ripley come un gatto col topo, senza riuscire a smascherare il camaleontico interlocutore.

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Hildegard De Stefano all’Accademia del Teatro alla Scala.

Una delle scene più acclamate la dobbiamo a Hildegard De Stefano nel ruolo della giovane Mina Mazzini. Tom e Dickie si recano in un suggestivo night club della costiera amalfitana, scavato nella roccia, dove Mina canta Il cielo in una stanza, l’immortale brano composto da Gino Paoli nel 1960. Questa scena è un autentico gioiello incastonato nella miniserie di Netflix: la De Stefano è deliziosa e bravissima; anche i movimenti delle braccia e delle mani mimano perfettamente quelli della nostra straordinaria cantante, tanto apprezzata e amata in tutto il mondo. L’attrice, entusiasta della stimolante esperienza, mi racconta di aver vissuto quei giorni sul set, immersa in un’atmosfera quasi magica. 

Perfino il freddo Tom rimane affascinato dallo spettacolo e, alla prima occasione, acquista il disco con la canzone di Mina che riascolteremo più volte dal suo giradischi. Altri notissimi brani dei nostri felici anni Sessanta fanno parte della colonna sonora della serie.

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Musica e violino: primo grande amore di Hildegard

Hildegard De Stefano è innanzitutto un’appassionata, grande musicista dal talento poliedrico. Dopo la maturità presso la Deutsche Schule Mailand (Scuola Germanica di Milano) ha frequentato il Conservatorio Giuseppe Verdi della stessa città, dove ha conseguito con centodieci e lode la laurea magistrale in violino, indirizzo solistico. Successivamente ha concluso con il massimo dei voti il Master in Performing Arts Management all’Accademia del Teatro alla Scala.

Tutti l’abbiamo apprezzata, poco più che adolescente, nell’interpretazione del personaggio Sara, la violinista ipovedente della fiction La Compagnia del Cigno, scritta e diretta da Ivan Cotroneo: 24 episodi trasmessi da Rai Uno (2019 e 2021), che le hanno procurato l’immediata popolarità.

Oggi Hildegard svolge la sua prestigiosa attività a Berlino presso la Direzione Artistica del famoso “Pierre Boulez Saal”, vero tempio internazionale della Musica.

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Atrani in uno scenario naturale di incomparabile bellezza © Netflix

Tra gli autori delle serie televisive è invalsa la frequente abitudine di non chiudere una storia in modo definitivo: con le fiction italiane di maggior successo è quasi la regola. 

Anche nel finale di Ripley c’è uno spiraglio aperto che lascia sperare in una seconda stagione: l’ispettore di polizia Ravini, osservando una foto, ha un’improvvisa illuminazione da cui potrebbe scaturire un seguito strepitoso. Il regista Steven Zaillian (71 anni) ritiene che il personaggio di Tom Ripley offrirebbe ancora infiniti spunti per proseguire il racconto, ma la prospettiva di un altro quinquennio di lavoro lo rende esitante.

Il meritato successo della serie, già ben consolidato negli Stati Uniti, con una critica unanime favorevolissima, ha creato un problema: un numero di turisti mai raggiunto sta prenotando le vacanze ad Atrani e dintorni: vogliono godersi il soggiorno in uno dei luoghi più suggestivi del mondo, vedere almeno gli esterni di villa Greenleaf e la rotonda in cui si soffermavano Tom, Marge e Dickie, o trascorrere una serata al night in cui cantava Mina. 

Atrani (circa 800 abitanti) è il più piccolo comune italiano e il tabloid Daily Mail del Regno Unito lancia l’allarme: si rischia l’overtourism su tutta la costiera amalfitana!

(Per le foto si ringraziano Netflix e Hildegard De Stefano)