A Roma un nuovo centro culturale: rinasce il “Museo del Genio”
Collage delle opere di Vivian Maier
Per la prima volta dalla sua costruzione negli anni ’30, l’Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio, edificio di oltre 4.000 metri quadrati, riaprirà al pubblico nella nuova veste di grande centro culturale, che ospiterà due importanti esposizioni:
“Vivian Maier”, dedicata alla più amata fotografa americana di cui ricorre il centenario, e “Pop Air” di Ugo Nespolo, presentata in anteprima nazionale, con le imponenti sculture del celebre artista.

Da sinistra: Riccardo Acquaviva, Chiara Spinnato, Gioacchino Alfano, Iole Siena, Alessandra Taccone, Il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, il Maestro Ugo Nespolo.
Dal 31 ottobre 2025, grazie alla collaborazione tra Ministero della Difesa, Difesa Servizi, Esercito Italiano ed Arthemisia, il Museo del Genio sarà aperto tutti i giorni.Main partner del progetto, la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale con Poema.
I visitatori potranno inoltre ammirare le grandi invenzioni italiane nel campo tecnologico e scientifico – come ad esempio l’attrezzatura radiotelegrafica originale di Guglielmo Marconi – custodite all’interno del Museo.
A partire dal 31 ottobre 2025, Roma ritrova uno dei suoi luoghi più preziosi: il Museo del Genio dell’Esercito Italiano.
Per la prima volta, questo straordinario complesso apre stabilmente le sue porte al grande pubblico, trasformandosi in un nuovo luogo della cultura per la Capitale.
Si tratta di un’iniziativa culturale di Difesa Servizi che dal 2016, su mandato del Ministero della Difesa e delle Forze Armate, valorizza i musei militari.
Facciata "Istituto storico e di cultura dell'Arma del Genio".
Il nome Museo del Genio è stato scelto per rendere immediatamente accessibile l’identità di un luogo che è molto più di un museo.
La sua denominazione completa, Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio (ISCAG) dell’Esercito Italiano, ne rivela la natura unica in Italia: un centro in cui convivono museo, biblioteca specialistica, archivio storico e fotografico, luogo di studio, ricerca e memoria.
Oggi, questo patrimonio si svela finalmente alla città.
Roma guadagna un nuovo spazio culturale, aperto a tutti: famiglie, studenti, studiosi, scuole, visitatori italiani e internazionali.
Un luogo che racconta l’intelligenza come forza trasformativa: dall’ingegneria alle comunicazioni, dal volo al futuro.
Il percorso museale che oggi si apre al pubblico invita il visitatore a intraprendere un viaggio affascinante, dove ingegno, tecnica e bellezza si intrecciano nel racconto della storia del Genio. Tra modelli, strumenti e invenzioni, si scopre come l’intelligenza umana abbia saputo trasformare le sfide della costruzione, della comunicazione e del volo in occasioni di progresso. Oggetti di eccezionale valore testimoniano questo spirito visionario: l’attrezzatura radiotelegrafica originale di Guglielmo Marconi che, con la sua invenzione – la radio –, cambiò per sempre la storia della comunicazione mondiale; una piccola teca custodisce inoltre uno dei primissimi telefoni, invenzione dovuta ad Antonio Meucci, affiancato dalle sue prime evoluzioni: dai telefoni da campo alle centraline militari. Queste sale custodiscono una porzione preziosa del patrimonio museale: ambienti in cui ogni oggetto, dal più semplice al più imponente, testimonia la capacità tutta italiana di unire funzionalità e creatività, rigore scientifico e intuizione estetica.
Ad inaugurare questo nuovo capitolo vi saranno anche due esposizioni di grande richiamo: Vivian Maier. The Exhibition, dedicata alla più amata fotografa americana - scoperta solo dopo la sua morte e oggi celebrata nei più importanti musei del mondo - di cui si festeggia il centenario della nascita, e “Pop Air” un progetto nuovo e presentato per la prima volta al mondo, con cui il Maestro Ugo Nespolo interpreta in chiave ironica – con enormi sculture gonfiabili - i grandi capolavori internazionali.
Due linguaggi lontani e complementari che siglano la vocazione del Museo del Genio a diventare un ponte tra storia e presente, tra ricerca e meraviglia, tra conoscenza ed emozione.
Con questo progetto culturale, il Museo del Genio si presenta non solo come spazio espositivo, ma come centro culturale vivo, capace di dialogare con la contemporaneità e di ospitare grandi eventi artistici.
Opere di Ugo Nespolo
LE MOSTRE
In un connubio perfetto tra rigore storico e creatività contemporanea, a partire dal 31 ottobre 2025 e fino al 15 febbraio 2026, il Museo del Genio accoglie la mostra “Pop Air”, una selezione iconica e site specific delle opere di uno degli artisti più versatili e brillanti del panorama italiano, Ugo Nespolo. Noto per la sua capacità di attraversare epoche, stili e linguaggi con intelligenza e leggerezza, offre una lettura creativa e colorata della storia della scultura italiana e internazionale. L’esposizione, presentata in anteprima mondiale, rappresenta la prima occasione ufficiale per scoprire (o riscoprire) gli spazi rinnovati del Museo.
L'Artista Roberta Gulotta, nostra inviata speciale per gli eventi d'arte
Contemporaneamente, la mostra “Vivian Maier. The Exhibition”, un emozionante viaggio nell’universo della misteriosa tata–fotografa americana, divenuta icona mondiale della street photography.
Curata da Anne Morin, massima esperta dell’artista, la mostra propone oltre 200 opere dei suoi scatti più celebri e intensi: immagini capaci di raccontare, con sguardo autentico e discreto, l’anima quotidiana delle città e dei loro abitanti.
Da un progetto di Vertigo Syndrome e in collaborazione con diChroma photography, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia.
Afferma la Prof.ssa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: «La riapertura al pubblico del ‘Museo del Genio - Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio’ è forse il progetto più importante realizzato insieme ad Arthemisia fino ad oggi, dopo quelli splendidi e di grande successo che hanno visto Palazzo Bonaparte ospitare le mostre di Botero, Munch, Erwitt, e (tuttora in corso) Mucha. Ciò, in quanto restituisce alla città di Roma e alla collettività, dopo un lungo periodo di chiusura, questo luogo che non ha eguali, depositario di un patrimonio di conoscenze scientifiche e storiche unici nel loro genere. Per celebrare questo evento nella maniera migliore, abbiamo voluto ospitare al suo interno ben due mostre di arte contemporanea, una dedicata alla fotografia e una alla pop-art. Da un lato, gli scatti a colori e in bianco e nero della street-photographer americana Vivian Maier, che ha documentato per decenni la vita e la quotidianità delle persone comuni tra New York e Chicago, trovano un’ideale consonanza e coerenza filologica con la sala del museo dedicata alle prime enormi macchine fotografiche della storia italiana, oltre che all’aerofono – il precursore del radar – e alla radio. Dall’altro, le colorate installazioni gonfiabili site-specific di un’artista iconico, poliedrico e instancabile qual è Ugo Nespolo, che ripercorrono con un linguaggio giocoso e iper-moderno la storia della scultura internazionale, impreziosiscono gli spazi rinnovati e riqualificati del Museo, la cui architettura scenografica è, essa stessa, un’opera d’arte. Sono dunque orgogliosa che la Fondazione Terzo Pilastro – da sempre impegnata nella riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico e culturale della nostra civiltà, affinché ciò possa essere di ispirazione per le generazioni future – abbia contribuito a fare del Museo del Genio non soltanto uno spazio espositivo, ma un vero e proprio centro di cultura contemporaneo, in cui scienza e arte di ieri e di oggi si uniscono per dare vita ad uno spazio comune di comprensione e dialogo.».
L’apertura al pubblico delle mostre segna un nuovo inizio per uno spazio che custodisce la memoria, promuove la ricerca e si apre all’incontro tra passato e presente.
Un’occasione imperdibile per cittadini, studiosi, appassionati e visitatori di ogni età, nel cuore della Capitale.
Da un’iniziativa del Ministero della Difesa, Esercito Italiano e Difesa Servizi, società in house del Ministero della Difesa che valorizza gli asset del Dicastero, il progetto è prodotto e organizzato da Arthemisia, con il patrocinio della Regione Lazio.
Esso ha come main partner la Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale con Poema.
Una testimonianza del tutto peculiare sull’artista Ugo Nespolo si deve al mecenate e filantropo Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele: «Negli anni ’60 del secolo scorso, mi dividevo, per motivi di lavoro, tra Roma e Milano. Milano era una città connotata da una forte animazione “scientista”, in cui gli artisti si confrontavano in maniera soggettiva e personale con le avanguardie europee: penso a Baj, Crippa, Dova, Nespolo, e al movimento della Patafisica di cui io stesso entrai a far parte con Virgilio Dagnino e Paride Accetti. Nespolo, torinese di nascita, entrò in contatto con il frizzante ambiente artistico milanese nei tardi anni ’60, interagendo con i protagonisti dell’Arte Nucleare (Baj su tutti) e tessendo altresì rapporti – grazie al sodalizio con la Galleria di Arturo Schwarz – con i maggiori esponenti internazionali del Dadaismo e del Nouveau Réalisme, come ad esempio Duchamp e Arman. Soprattutto, realizzò il compito di essere, in giovane età, il protagonista di un’inesauribile attività di interlocuzione culturale con gli esponenti delle diverse tendenze artistiche nella Milano dell’epoca: compito che ha, appunto, assolto in maniera mirabile per decenni, e in virtù del quale continua ad essere, di fatto, testimone vivo e attivo di quell’epoca indimenticabile.».
Sponsor Generali valore Cultura, mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale e media partner la Repubblica.
(Fonte foto: Uffiio Stampa)