Carmen, tra amore, passione e morte

Tra splendidi quadri corali - coreografie di Agnese Omodei Salè e Federico Veratti - animate da sigaraie in cerca d'amore, gitane appassionate, soldati e contrabbandieri, si snoda la storia difficile e cruenta di Carmen, donna libera e indipendente che si scontra con due amori - Don Josè e il torero Escamillo - e con il destino che ha già scritto la sua vita e la sua fine. E la danza si trasforma in un ammaliante faccia a faccia proprio con il destino, in cui Carmen comprenderà che l’unico modo per vivere come desidera è piegarsi a Lui, al fatum, e accettare la morte imminente già annunciata dalle carte. E vince il Destino; è lui che domina la scena , è lui a mettere sulla strada di Carmen prima Don Josè e successivamente Escamillo, fino ad armare la mano di Don Josè e, nel finale, a portare Carmen con sè. Il Destino o fato è interpretato da Alessandro Orlando che impone sulla scena la sua espressività e potenza artistica.
Un'avventura ricca di passione e colore, raccontata da sentiti passi a due, da schermaglie e corteggiamenti, e netti rifiuti. Carmen è la prima eroina d’opera ad essere uccisa per mano di un uomo. E muore perchè rifiuta di sottomettersi ad un uomo che dice di amarla. Una storia che conosciamo e ci riporta al tema del femminicidio. E la figura di Carmen senza vita tra le braccia possenti del Fato sottolinea ancora di più la tragicità del finale e invita a mettere vite a eventi del genere.