Da Roberto Ricci un omaggio all’epoca d’oro dei gialli italiani
- In uscita "CINEMA ASSASSINO" -
Emanuele Pecoraro, Roberto Ricci e Pierfrancesco Campanella
Presentato in anteprima nei giorni scorsi a Roma, alla “Fiera della piccola e media Editoria”, presso la struttura “La Nuvola”, il libro “Cinema Assassino”, scritto da Roberto Ricci e pubblicato dalla casa editrice “Le Mezzelane”.
Si tratta di un saggio sulla storia del thriller e horror italiano, raccontata in forma romanzata. Un modo per celebrare un cinema di genere che ha fatto scuola nel mondo e che, a fronte di budget spesso modesti, costituiva l’ossatura portante del nostro mercato cinematografico, realizzando importanti incassi. Oggi purtroppo in Italia quei film, salvo eccezioni, non si fanno quasi più, per lo meno tra i lavori destinati al grande circuito, dove vengono preferite le commedie o le opere cosiddette “impegnate”, con velleità intellettuali. Nel libro di Roberto Ricci, conosciuto come “il parrucchiere del brivido”, già autore di numerose pubblicazioni editoriali e di diversi soggetti e sceneggiature per il cinema, vengono ovviamente passati in rassegna i grandi maestri del brivido. A partire da Dario Argento, da molti considerato il più famoso, c’è spazio per nomi come Mario Bava, Michele Soavi, Umberto Lenzi, Lucio Fulci, Antonio Bido e Pierfrancesco Campanella, regista con il quale lo stesso Ricci ha collaborato, insieme a Emanuele Pecoraro, per il cortometraggio horror “La goccia maledetta”.
Proprio Campanella, tornato al cinema recentemente con il film “Brividi d’autore” con protagonista Maria Grazia Cucinotta e con un cortometraggio dal titolo “Il provino” da lui stesso interpretato, ha rilasciato nel libro una lunga intervista dove racconta il periodo aureo di quel cinema che lo ha visto tra i registi che più si sono messi in evidenza.
Nel libro sono presenti interviste anche ad altri grandi nomi, oltre quelli già citati, e diversi giovani talenti. La particolarità di questo lavoro infatti è proprio quella di raccontare e far conoscere non soltanto i fasti del passato, ma anche il presente, fatto di tanti giovani autori che, con pochi mezzi e tanta passione cercano di mantenere vivo questo genere in Italia.