"I nostri genitori, partendo in treno dalla lontana Palermo - raccontano i due registi - ci portavano alla Mostra del Cinema di Venezia quando eravamo ragazzi e il mondo del cinema era solo un sogno. Essere adesso in Concorso con il nostro film è un’emozione grandissima. Ringraziamo il Direttore Artistico Alberto Barbera e il comitato di selezione per avere accolto Iddu e realizzato il sogno di due ragazzi siciliani ormai cresciuti. Felici di condividere questa gioia con Indigo Film, Rai Cinema, 01 Distribution e Les Films du Losange che hanno creduto in questo film sin dall’inizio.
L’ispirazione iniziale per Iddu sono stati i numerosi pizzini ritrovati nel corso dei tanti, troppi, anni della latitanza di Matteo Messina Denaro, prima del suo arresto. Attraverso queste insolite lettere gestiva la sua vita in clandestinità e i suoi affari, ma i pizzini trascendevano la funzione pratica di comunicazione criminale e lasciavano emergere la sua personalità e il mondo insensato, tragico e ridicolo, che nel latitante si specchiava e intorno a lui volteggiava spericolatamente."
(Fonte foto: Ufficio Stampa)
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