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FABIO SCHIFINO, FOTOGRAFO E REGISTA, TRA RICORDI E PROGETTI 

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Fabio Schifino, Anche a lui abbiamo chiesto come stia trascorrendo questa pesante quarantena. E ci ha risposto.

Salve, vi ringrazio con grande piacere per il vostro interesse. Sono Fabio Schifino fotografo e regista, mi sono specializzato nella fotografia naturalistica nei primi anni novanta, in questo momento cosi difficile cerco di riflettere su ciò che abbiamo di più prezioso, la libertà, passo le mie giornate in quarantena nel mio studio riorganizzando il lavoro con ritmi più umani, mettendo insieme i ricordi dei molteplici viaggi fatti nella natura più estrema che mi hanno permesso di realizzare un progetto, che è diventato un film fotografico internazionale: “Alaska”, un nuovo format, presentato all’università la Sapienza di Roma, e che sarebbe dovuto in seguito andare a Parigi al festival di Chelles, poi rimandato per il covid.
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Mi dedico come regista alla narrazione cinematografica, il desiderio di raccontare con i 24 fotogrammi al secondo espande un processo iniziato con la fotografia, ho ultimato un cortometraggio, il giorno prima del decreto ministeriale, una sorta di magia, un progetto a cui tengo molto, e che con la APcineproduction sono riuscito a finire, un progetto a cui hanno preso parte persone speciali come il direttore della fotografia Sebastiano Celeste che si è messo in gioco con la sua grande umanità, l’attrice Antonella Ponziani con la sua magistrale recitazione, la piccola Giulia Roberto, una rivelazione, ma anche alcuni attori di grande spessore come Pietrangelo Pozzato, Gianni Franco, Massimiliano Dau, la Costumista Paola Nazzaro, le musiche di Eugenio Picchiani

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Nel cortometraggio “My Dolly“ (con alcune foto esclusive per voi), affronto una tematica forte, il concetto di convivenza sociale, quella domestica, ma soffermandomi sugli indifesi, coloro che vivono la violenza sotto un’altra forma, quella psicologica, subita in silenzio da chi non può difendersi ovvero i minori, costretti a vivere nel mondo degli adulti per poterli salvare, utilizzando una sola arma, la fantasia elemento salvifico che si riscopre tramite questa chiave.

dolly2schifinoCiò che mi manca ad oggi è il contatto con la gente, che sono il complemento di ognuno di noi, quello che consiglio a chi mi conosce è di fermarsi a riflettere su ciò che di prezioso abbiamo, e quello che possiamo perdere, appena finita questa pandemia, la prima cosa che farò sarà il montaggio del film, un altro obiettivo che mi sono posto è un progetto già iniziato su uno degli ambienti più misteriosi del pianeta, la Patagonia, e chissà, realizzare il mio primo lungometraggio rispolverando una fiaba antica e sempre presente…. sarà una sorpresa!

(Foto di Fabio Schifino)