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Il Maestro CIRO CELLURALE ci parla della sua quarantena…

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“Durante il periodo di quarantena posso affermare con soddisfazione che non ho avuto particolari problemi né tantomeno ho sofferto di mancanze o vissuto con angoscia entro le mura domestiche".

Ma come li hai trascorsi questi due mesi?

“Come artista,  la mia vita è cambiata pochissimo dopo le restrizioni dettate dal virus: stavo in casa anche prima, e frequentavo, come continuerò a fare, pochi ma intimi amici o conoscenti con i quali condivido interessi e passioni. Unica differenza, peraltro  positiva, quella di non dovermi muovere necessariamente ogni giorno per raggiungere le sedi dove abitualmente espongo le mie opere per lunghe ed estenuanti trattative per poter avere la certezza che le mie opere possano trovare giusta collocazione e soprattutto la necessaria protezione. La scelta infatti di una sede idonea per esporre è per me fondamentale. Posso affermare che richiede più tempo forse della realizzazione di una singola opera. 

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Ciro Cellurale con Silvana Pampanini, alla quale ha dedicato un quadro

“Essendo molto esigente, desidero sempre controllare ogni particolare della sede individuata per poter collocare ogni opera nella giusta luce e nella sua corretta dimensione spaziale e in una cornice che via via si addica al tema della mostra che vado a presentare. 

“Ambienti moderni od antichi devono essere armonici con i contenuti delle esposizioni. Ho sempre pensato che  non si deve utilizzare il contrasto troppo forte per la rappresentazione artistica. Per farvi un esempio non sono dell’idea di presentare una mostra di opere moderne in un tempio romano o viceversa una scultura geometrica in un chiostro medioevale. 

“Opinioni personali che senz’altro solleveranno critiche tra coloro che al contrario come l’ultima moda vuole, amano le insalate artistiche inserendo obbrobri inguardabili in luoghi dove le più alte espressioni artistiche mondiali sono presenti e sono sacre. 

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Ciro Cellurale, Marisa Solinas e Claudio Manari alla presentazione del Libro di Manari sull'attrice

Ricordi del tempo ante-lockdown?images

9CiroDavid9“Tornando un attimo sulle mie parole iniziali circa lo stare in casa, devo dire che probabilmente sono stato un po’ riduttivo nel dire che anche prima della quarantena stavo per così dire  “chiuso”… in realtà tantissime sono state in questi anni le uscite ed i viaggi effettuati tra mostre ed eventi quali i festival cinematografici ai quali partecipo da sempre, da Venezia a Cannes, a Roma e importanti Kermesse quali il BAFF, o l’AIFF o il ballo delle debuttanti alla Venaria Reale oancora i premi David di Donatello (foto a sinistra) per non citare le interviste alle quali sono invitato a partecipare nel mondo dell’arte e del cinema. Vi confesso che comunque, a parte questi impegni, il mio regno rimane lo studio dove dipingo che quindi è anche il vero rifugio dalla mondanità e il luogo dove posso rilassarmi ed ispirarmi. 

“Come ho già ribadito molte volte, anche attraverso le interviste rilasciate durante mostre o eventi che mi hanno visto protagonista in Italia ed all’estero, la mia vita è l’arte, con la quale esprimo tutte le mie sensazioni e le mie aspirazioni. conmarina

Il tempo a casa, dove dispongo di un ampio studio ed una ampia terrazza, è trascorso davanti alla tela, anzi alle tele, poiché ho realizzato diverse opere che ho preparato per ben tre importanti mostre che dovevano aver luogo a partire dal mese di marzo fino al mese di settembre e che per ovvi motivi sono state rimandate. Poco male, quando sarà il momento potranno essere viste dal vero e ammirate e avrò già tutto pronto e nel frattempo potrò dedicarmi anche ad altri lavori che ho già commissionati. 

“Nel periodo trascorso ho potuto realizzare inoltre diverse sculture molto particolari che costituiranno una vera sorpresa per il pubblico. 

Progetti per quando arriverà la “libertà”? 

alpremiomedaglie“Tutta la produzione di questi quasi tre mesi trascorsi sarà presentata al pubblico in anteprima ed al momento non posso svelare i temi trattati ed i contenuti delle opere, né posso farvene ammirare qualcuna. 

Desidero darvi appuntamento quando potremo incontrarci di persona. 

Le immagini di un'opera d’arte non rendono mai la vera essenza della stessa e non saranno mai fedeli all’originale in quanto i colori e le sfumature possono essere apprezzate solo dal vivo.

Vi aspetto dunque e invito i lettori ad essere sempre ottimisti nel futuro e a mai lasciarsi abbattere o intimidire o peggio ancora impaurirsi. 

Lo spirito umano è più forte di qualsiasi cosa.