Il Quadro produzioni e spettacoli presenta LA VISITA
Amore Passioni Memorie e Deliri… da Shakespeare A. Merini M.Yourcenar G. Caproni A. Ruccello con Leandro Amato, Pietro Bontempo, Mascia Musy, Betti Pedrazzi, Marina Ruta e Fabio Pasquini. Adattamento e Regia Agostino Marfella con il contributo del Comune di Formello
Dal 22 al 25 giugno2023 debutta, nella splendida cornice di Palazzo Chigi a Formello (RM) lo spettacolo La visita, liberamente ispirato a testi di Shakespeare, Merini, Yourcenar, Caproni, Ruccello ed altri, adattamento e regia di Agostino Marfella, con Leandro Amato, Pietro Bontempo, Mascia Musy, Betti Pedrazzi, Fabio Pasquini e Marina Ruta. La visita è uno spettacolo itinerante che si svolge in diversi luoghi del palazzo con il pubblico che si muove di spazio in spazio.
La piéce, incentrata su temi quali l’Amore, la Passione le Memorie i Deliri…. si dipana all’interno delle stanze dello splendido monumento, dove ha sede il museo dell’Agro Veientano e la biblioteca multimediale. Inoltre è spazio per eventi culturali e di richiamo turistico.
Di risonanze shakespeariane è il canto d’amore che interpreta Leandro Amato ad inizio spettacolo nel cortile di Palazzo Chigi, per introdurrei sonetti di Shakespeare (interpretati da Pietro Bontempo), poi è la volta della poetessa dei navigli Alda Merini ( liriche lette e interpretate da Betti Pedrazzi).Successivamente una breve ma tiratissima e, forse, eroica recita avviene quando appare in scena Clitennestra (Mascia Musy ), la quale direttamente dal regno delle ombre canterà il ricordo di ciò che è stato e il suo riflesso, come quando vediamo la luce delle stelle morte. A seguire, in un successivo ambiente scelto come spazio scenico, il pubblico troverà ad aspettarlo l’attore Fabio Pasquini che interpreterà Lamento (o boria) del preticello deriso, una lirica tra le più belle di Giorgio Caproni, dove si delinea un percorso che non è solo poetico, ma che diviene narrazione e drammaturgia.
In chiusura nella sala grande si farà la conoscenza di Jennifer (interpretata da Leandro Amato) con alcuni brani tratti da Le cinque rose di Jennifer, testo cult di Annibale Ruccello (1980), che ha acquisito con il tempo e le diverse edizioni il valore di un classico contemporaneo. Il testo ambientato nei quartieri degradati della provincia di Napoli, racconta con ritmo incalzante e grande “suspence” il mondo della diversità. Il palcoscenico grida i pensieri di Jennifer ossessivi e maniacali mentre la sua maschera recita il suo ultimo delirio d’amore.
(Foto by courtesy Agostino Marfella)