Il regista Pierfrancesco Campanella si commuove alla premiazione dei “Tulipani di Seta Nera”
Il corto “2020: Odissea nello Spazio Covid” riceve un significativo riconoscimento al prestigioso Festival dedicato alle diversità e ai valori sociali e il suo autore, che non se lo aspettava, sul palco ha un nodo in gola per l’emozione.
La delegazione di 2020 Odissea nello Spazio Covid. Al centro: il regista Campanella
“Tulipani di Seta Nera” da anni rappresenta una delle manifestazioni cinematografiche più seguite e celebrate dagli addetti ai lavori, realizzata in collaborazione con la Rai. Ogni opera viene scelta per rappresentare la diversità e la fragilità di persone e luoghi, per integrarne i bisogni e proteggerne lo sviluppo. Quest’anno tra i cortometraggi proposti c’era anche quello di Pierfrancesco Campanella, dedicato alla recente pandemia, un tema delicato e per certi versi scomodo, trattato però dal regista in punta di penna, con delicatezza e sensibilità. Nei giorni scorsi presso The Space Cinema Moderno a Roma, si è tenuta per l’appunto la fase finale del concorso e nell’occasione, alla presenza del Presidente Diego Righini e del Direttore Artistico Paola Tassone, “2020: Odissea nello Spazio Covid” ha ricevuto la menzione speciale Premio Sorriso diverso con la seguente motivazione:
"Per aver raccontato, a 5 anni dalla pandemia, l'odissea dei sopravvissuti, e nel rendere omaggio alle vittime attraverso il cinema. Con sapienza e padronanza del mezzo espressivo, il regista mette a confronto la vita e la morte, tra i toni del grottesco passando alla sapida ironia, per trattare i temi importanti quali la salute e i ritrovati rapporti umani, mostrando l'impegno straordinario di medici, infermieri, operatori sanitari, volontari, lavoratori dei trasporti e dei servizi essenziali. Un piccolo film originale e poetico che mostra la forza di fronteggiare l'emergenza da parte di chi era in prima linea."
Luciana Frazzetto e Campanella
Presenti alla serata, oltre al regista e ai produttori Paolo Di Gravio e Fabrizio Rampelli, anche l’art director Laura Camia, il direttore della fotografia Sacha Rossi e il tecnico del suono Marco Pagliarin, in rappresentanza dello staff tecnico dell’opera. Naturalmente non mancavano gli interpreti principali, da Franco Oppini a Nadia Bengala, da Luciana Frazzetto a Massimiliano Virgilii. Grandi applausi per tutti.
(foto M. Pagliarin)