IN "REFOLO" QUINDICI POESIE DI ROBERTO ONORATI
In fondo che cos'è la poesia? Dal tempo delle rime baciate che appartenevano anche al Sommo Poeta, quest'arte ha subìto grandi trasformazioni, si è fatta più profonda e descrittiva, ma anche più morbida e delicata, niente più rime, non sono obbligatorie, la poesia fuoriesce dall'anima dell'autore per ricordare, descrivere, spiegare a volte, comunicare sempre.
E quanto più il Poeta riesce a trasmettere i suoi pensieri e sentimenti al Lettore - il più delle volte sconosciuto - tanto più la sua opera ha raggiunto lo scopo universale di dire e di dare agli altri un po' di sé. Anche se non è sempre così, si scrivono poesie anche e soprattutto per se stessi, ma poi non si può fare a meno di regalarle.
E' quello che ha fatto Roberto Onorati in "Refolo" (Aletti Editore), in cui è presente in una sorta di "collettiva" poetica insieme a Nicola Dell'Acqua, Alessandro Giusti, Sandra Pantellini, Laura Tosi, Vincenzo Turba.
Onorati si presenta così: "Sono nato a Roma da famiglia mittel italiana con derivazioni lucane, pugliesi e campane. Mi occupo prevalentemente (al di fuori del lavoro) di "relazione", nel senso che studio le relazioni umane, la meta-genealogia e le origini dei comportamenti. Scrivo poesie da trent'anni e solo ora ho pensato di renderle pubbliche. Scrivo anche libri, ho pubblicato dei testi in materia psico-giuridica e dei lavori con gli editori Giuffrè, Armando, Cisu ed., Pagine. Ho in lavorazione due romanzi, ormai completati. Sono coniugato con due figli ed ho girato abbastanza per i Paesi del mondo sia per lavoro che per studio e svago".
Le quindici poesie pubblicate in "Refolo" toccano argomenti variegati e compositi, tutti in qualche modo legati alla vita dell'autore. Denominatore comune di ciascuna di esse è una sorta di logica narrativa, un rigore descrittivo che non può non essere lineare anche se qualche verso è consegnato alla fantasia. Sono tutte da leggere con attenzione perché hanno tanto da trasmettere, come "A mia madre" che ha un inizio struggente: "Il sole non è sorto quel Venerdi d'agosto. Quando è spuntato alto nel cielo, tu non c'eri più a vederlo. E io non l'ho visto confuso, strano, entro i preparativi di una partenza, un funerale anticipato da sopportare".
E la peculiarità di Roberto Onorati è che non somiglia a nessun altro poeta fra i tanti che conosciamo.
Refolo – Aletti Editore, e lo stesso editore spiega: "Refolo, quello spostamento leggero del vento, che dà sollievo nella calura estiva e che dal mare verso la terra".
136 pagine – 12 Euro, disponibile anche in E-book