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La quarantena di CLAUDIO MANARI

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Claudio Manari alla Manifestazione Medaglie d'Oro Una Vita per il Cinema

GIORNALISTA, SCRITTORE, APPASSIONATO E PROFONDO CONOSCITORE DEL CINEMA ITALIANO E STRANIERO, CI RACCONTA CHE COSA HA FATTO NEI DUE MESI DI LOCKDOWN…

Come hai passato il periodo della quarantena?

“Durante il periodo di reclusione forzata devo ammettere che non ho provato il minimo disagio, né tantomeno ho sofferto di mancanze o addirittura  di complesso della capanna come attualmente sembra essere di moda affermare, facendo riferimento ad una sorta di paura di dover nuovamente affrontare i ritmi della vita quotidiana all’esterno delle mura domestiche. 

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Claudo Manari con Antonella Lualdi

Che cosa ti è mancato di più?

“Sono uno scrittore, perciò la mia vita è cambiata pochissimo dopo le restrizioni dettate dal virus: stavo in casa anche prima, e frequentavo, come continuerò a fare, pochi ma intimi amici o conoscenti con i quali condivido interessi e passioni. Unica differenza, per il sottoscritto positiva, quella di non dovermi muovere ogni giorno per raggiungere la sede di lavoro, che per il sottoscritto è quella del Ministero della Difesa Aeronautica essendo Ufficiale in servizio permanente.

“Il tempo risparmiato nel traffico durante gli spostamenti si è tradotto, in aggiunta a quello trascorso in Smart Working, in tempo dedicato alla lettura e soprattutto alla scrittura.

“Il tempo, già, quello di cui tutti lamentiamo sempre non averne abbastanza… Ebbene, grazie alle restrizioni, sembra un gioco di parole, ho avuto delle dilatazioni temporali che mi hanno permesso di poter scrivere e inviare all’editore diversi articoli sulla storia del Cinema sulla prestigiosa Rivista Aeronautica, uno dei quali relativo al film  I tre Aquilotti, già su cartaceo e due di prossima pubblicazione, uno relativo al film Un pilota ritorna e l’altro al film Luciano serra Pilota. Si tratta di una serie di articoli, come avrete intuito leggendo i titolo la cui tematica è Cinema e Aeronautica Militare attraverso i capolavori del passato.

“Gli articoli, ovviamente sono frutto di attente riflessioni critiche sulle pellicole, ricerche e ovviamente come sono solito fare, visioni ripetuti dei film stessi per poterne cogliere ogni singolo particolare di rilevanza. 

Progetti da portare a termine?

12convirnalisi“Oltre a scrivere questi articoli, ho continuato nella stesura della biografia della meravigliosa Virna Lisi (vedi foto a sinistra), che ormai è praticamente alla fine e presto sarà inviata all’Editore per la pubblicazione. Dopo i libri su Elizabeth Taylor, ben due edizioni, il libro su Marisa Solinas e innumerevoli articoli sulle più prestigiose riviste di cinema, vedrà la luce questa mia ultima opera dedicata ad una vera signora del cinema che conobbi e incontrai moltissime volte e alla quale non potevo dedicare un volume biografico che colmerà la lacuna che attualmente esiste su una attrice della grandezza di Virna. 

“Anche in questo caso, ogni scheda critica dei film girati dall’attrice è stata preceduta dalla visione della pellicole quando disponibile e devo dirvi che dei 120 film nei quali Virna ha recitato di oltre 80 dispongo dei dvd o VHS o altre versioni. Immaginate dunque le ore trascorse anche di notte per poterli vedere. Ciò non sarebbe certo stato possibile dovendo uscire per mille ragioni.

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“La presentazione del testo avverrà solo ed esclusivamente  quando sarà possibile incontrarsi di persona in sale gremite di persone nella totale normalità. Non farò mai eventi virtuali, ridicoli, asettici e assolutamente non umani. Sono totalmente contrario alla tecnologia del virtuale, basata su collegamenti telefonici video o similari quando non assolutamente necessari per poter comunicare in parti del territorio distanti. Il libro sarà comunque disponibile in libreria e chi vorrà lo potrà acquistare o leggere le recensioni. Per un rapporto ravvicinato attenderemo il tempo necessario. 

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In buona fine come potete vedere la quarantena piò essere triste per coloro che svolgono esclusivamente attività all’aperto o in  gruppo. Quindi almeno per me, nessuna paura della quarantena. Essere soli, inoltre, non vuol dire necessariamente essere isolati. Le nostre case, come la famosa siepe leopardiana, possono essere il limite che ci consente di riscoprire il gioco dell’immaginazione. Ve le ricordate le giornate dell’infanzia passate in camera a sognare a occhi aperti? Sognare a occhi aperti è quasi più importante di sognare a occhi chiusi perché allena, appunto, la nostra immaginazione: la capacità di ricombinare la realtà nei modi più impensati o estrosi, per arrivare a nuove scoperte su di noi e gli altri.

Un altro aspetto della mia quarantena riguarda la sistemazione delle mie collezioni. Possiedo circa 35.000 libri, 15.000 dvd, centinaia di vecchi VHS, centinaia di migliaia di cartoline, poster, locandine, fotografie, fotobuste e riviste che necessitavano da tempo nuova catalogazione e dunque il tempo a disposizione è servito, anzi se devo essere proprio sincero, ne servirebbe altro. 

A questo punto saluto i miei lettori e tutti gli amici dell’Annuario del Cinema Italiano ed Audiovisivi, con la certezza di rivederci presto e di riabbracciarci”