MAGICO INCONTRO A MILANO CON MARCO TULLIO BARBONI E MERLINO

E’ stato un incontro emozionante quello dello scorso 20 settembre alla sala Pirelli del Palazzo della Regione di Milano.

Al centro dell'interesse e dei suoi ricordi, l'indimenticato e "magico" cane Merlino, oggi scomparso.
Marco Tullio Barboni appartiene ad una illustre famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore. Lo zio Leonida è stato un magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani; il padre Enzo, prima operatore alla macchina poi direttore della fotografia ed infine regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher, ha legato gran parte della sua fama a film interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone dei fagioli western.

Frequentatore di set fin da bambino, è stato lui stesso regista e sceneggiatore, ed ha proseguito la carriera familiare con caparbietà e notevole talento.
"La città di Milano, come ero sicuro sarebbe successo, ha avuto nell'incontro con il Barboni la possibilità di conoscere un professionista di profonda cultura e grande sensibilità " ha dichiarato alla stampa il Cavaliere Franco Antonio Pinardi, Presidente dell'Accademia Tiberina già Pontificia e deus ex machina dell'appuntamento meneghino.

L'evento ha avuto la collaborazione dell' Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana, nonché il patrocinio dell'Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi.

Soddisfatto anche Barboni al termine dell'incontro: "Sono rimasto particolarmente colpito dall'accoglienza che ha avuto la proiezione del cortometraggio e dall'attenzione riservata all'argomento del libro, con una corresponsione di sentimenti davvero straordinaria soprattutto da parte di tutti coloro che hanno avuto un cane e che hanno condiviso quella stessa emozione che il mio racconto vuole trasmettere".
Marco Tullio Barboni ha proseguito idealmente dal punto di vista letterario la storia cinematografica di un suo corto come regista di qualche anno fa, che ha avuto successo perfino all'estero e che è stato proiettato all'incontro al Palazzo della Regione: "Il Grande Forse", girato e co-prodotto da Marco Tullio Barboni, dove il protagonista animale della pellicola è il medesimo del libro "A spasso con il mago”,ovvero l'amato cane Merlino che non c’è più. Tra gli interpreti della pellicola, Philippe Leroy e Roberto Andreucci. Fotografia di Maurizio Calvesi, Musiche di Franco Micalizzi. L'avvenuta proiezione del corto all'inizio dell'incontro ha fatto entrare subito dentro la vicenda reale di Merlino, per poi approdare alla vicenda letteraria attraverso la lettura delle prime pagine del volume, scritto al cento per cento in forma dialogica, che ha regalato al pubblico punte di autentica prova d'attore da parte del lettore d'eccezione che era dagli organizzatori stato annunciato per la serata, e che puntualmente è arrivato a Palazzo della Regione: l'attore e cabarettista Roberto Brivio (nella foto in alto a sinistra con la sua compagna Betty e il Generale Alberto Bellotti); Brivio è conosciuto al grande pubblico anche per essere stato storico membro del gruppo I Gufi.

Lo scrittore Barboni ha avuto l'intenzione di rendere eterno, parlandone, il ricordo dell'amore provato per il suo animale, ma che riguarda tutti gli indissolubili legami similari che chiunque abbia posseduto un animale può capire, e sicuramente il successo che già ha avuto il libro in tutta Italia dimostra che l'obiettivo è stato raggiunto: attraverso una passeggiata onirica che ricalca la passeggiata che Marco Tullio e Merlino hanno fatto ogni sera per anni, si può apprezzare la storia ed immedesimarsi in una vicenda che commuove e fa riflettere, e aiuta a ritrovare un legame a tutti gli effetti d'amore, anche solo attraverso un sogno lucido come descritto nel libro.

Il parterre presente davvero di grande lustro: il Generale dei Carabinieri (ar) Alberto Bellotti
Presidente dell'associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica di Milano con una folta delegazione della stessa, lo vediamo nella foto a destra con Lisa Bernardini, Presidente de "L'Occhio dell'Arte", Marco Tullio Barboni e il Cavaliere Franco Antonio Pinardi, Presidente dell'Accademia Tiberina già Pontificia. Ed ancora: il Prof Alessandro Arrighi, noto esperto di risanamento aziendale e docente di economia aziendale; il coordinatore nazionale del gruppo associativo rumeno in Italia Robert Raducescu, seduto in prima fila vicino al famoso poeta rumeno Viorel Boldi.

Tra gli ospiti attesi dal mondo del Cinema, non hanno tradito le aspettative l'attrice Premio David di Donatello Barbara Enrichi (nella foto più in alto a sinistra con Lisa Bernardini e Franco Antonio Pinardi) e Marina Castelnuovo (nella foto di apertura con Marco Tullio Barboni, Franco Antonio Pinardi e Lisa Bernardini), attrice, conduttrice, scrittrice, imprenditrice e sosia "ufficiale" di Liz Taylor, che riesce con la sua immagine a fare rivivere da ben 25 anni l'impareggiabile mito a livello internazionale.
Dal mondo del giornalismo, apprezzatissima la presenza di Claudio Pina (nella foto più in alto a destra mentre Marco Tullio Barboni scrive la sua dedica sul libro), che è stato direttore di Selezione del Reader's Digest, e di Massimiliano Buonocore, direttore responsabile di La critica.org, seguitissimo giornale di politica, cultura, ed economia nel web.
La giornalista Monica Mistretta, in prima fila, ha partecipato attivamente alla preparazione dell'evento e al coinvolgimento di molti ospiti presenti fisicamente all'appuntamento meneghino. Presente per il mondo Lifestyle la giornalista Valeria Cudini; dal mondo della Letteratura noir è intervenuta la scrittrice Sara Magnoli (foto in alto a sinistra con Marco Tullio Barboni). Infine, ospiti di grandissimo pregio anche da altri settori, come quello dell'Arte (hanno presenziato il pittore internazionale Luciano Dabbene; l'avvocato Piero Coutellé, noto cultore d'arte; giunta direttamente da Lugano Giovanna Turchi Vismara) o quelli dell' Imprenditoria immobiliare (per l'Agenzia Immobliare Italia presente Anna Maria Balzano, sul mercato da ben 50 anni).
Il sito di Marco Tullio Barboni: marcotulliobarboni.com
(Foto di Ginevra Barboni e Massimiliano Salvioni)