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MARTINA AMATO, “RECITANDO SI VIVONO ALTRE VITE”…

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Bella, giovane, ambiziosa, brava, campana doc e figlia d’arte: è Martina Amato, attrice con tutte le carte in regola per pretendere una carriera ricca di soddisfazioni.

Il suo percorso cine-televisivo-teatrale inizia in tv quando, a soli 4 anni, ha partecipato a “Un nuovo giorno” e qualche anno dopo a “La Squadra”.

“La mia vera grande passione è il teatro, – ci confida – in realtà ho cominciato con la danza, ho preso confidenza con il palcoscenico e con tutto quello che regala: emozione, adrenalina, contatto diretto con il pubblico. Recitare mi dà la possibilità di vivere altre vite”.

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Martina Amato figlia d’arte… suo padre è Gaetano Amato, attore, regista, scrittore di successo, un “mostro sacro” del piccolo e del grande schermo. Una presenza scomoda nella tua vita?, chiediamo.

“Naturalmente sono cresciuta in un ambiente che mi ha contagiato, la passione per questo lavoro era nel mio DNA. Non è facile confrontarsi con un talento qual è quello di mio padre, io cerco di metterci del mio, di superare e di tenere lontana anche la sola ipotesi di essere schiacciata da una personalità così forte, lui mi aiuta, è prodigo di consigli e suggerimenti, è contento che io lavori nel suo stesso ambiente, ma io desidero andare avanti con le mie forze, lavorando e studiando, perfezionando la mia conoscenza dell’ambiente, pur senza trascurare la mia vita privata: sono fidanzata con uno splendido ragazzo che mi capisce e mi segue, anche se fa tutt’altro lavoro… ma anche lui ha cominciato recitando, ed è così che ci siamo conosciuti, durante la preparazione di uno spettacolo. Spero di raggiungere traguardi importanti, e qualunque cosa otterrò, desidero che sia per merito mio”.

MARTINA AMATO: BIOGRAFIA

14amatomartinaIn televisione ha lavorato in “Un nuovo giorno” di A. Grimaldi, “La Squadra”, regia di Gianni Leacche, “Un caso di coscienza” (Rai1 Regia di L. Perelli), e nella recentissima mini-serie A.L.I.C.E (antagonista), regia di M. Parruccini; ed aggiungiamo due corti che ha interpretato: “Chef a domicilio” (co-protagonista), e “Salutami Mario” (protagonista).

Sul web, l’abbiamo vista nei VideoClip Musicali “Il tempo degli eroi” con la regia di M. Fasano e “Cosi” (regia B. Cirillo) in cui era protagonista; ed inoltre, ancora protagonista, nella web-sitcom “Amarcord”.

Numerosissimi i suoi lavori teatrali: “Io faccio o show” regia di G. Amato, “Napoli chi resta e chi parte, “Da caffè di notte e giorno a Scalo marittimo” di Raffaele Viviani, regia di Armando Pugliese, “Il giudizio universale” regia di A. Pugliese, “Non è il solito recital”, regia di C. Izzo, “Miusicoll” regia di G. Amato, Il manicomio degli attori, regia G. Avenia, “Errori di prima gioventù” regia di C. Izzo, “Natale al museo“ regia di A. de Martino, con la compagnia degli sbuffi (teatro di 2014: marionette e burattini), “Una giornata al Bosco ” regia di A. de Martino (musical), “Carletto zuppappà “ regia di A. de Martino (musical), “Casa di Frontiera”, regia di G. Imperato, “Tempo Finale”, regia L. Amalfi, Gialli interattivi con pubblico, “L’inquietudine di Pulcinella” regia A. Langellotti, “Torino Napoli via Marsala La vera storia dell’unità d’Italia” Regia G. Amato.

Attualmente si sta preparando al debutto ne “Il povero Piero” di Achille Campanile, e l’aspettano impegni divertenti con la compagnia degli “Insoliti Noti – Stanza 163” che si esibisce con successo in spettacoli interattivi: cene con delitto ed altro ancora.

Ha completato gli studi superiori diplomandosi al Liceo SocioPsicoPedagogico ed è laureanda in Psicologia cognitivo-comportamentale

Fra gli studi e il lavoro nel piccolo e grande schermo, nonché sul palcoscenico, Martina Amato riesce a praticare i suoi sport preferiti: la danza, il tennis, il nuoto, l’equitazione.

Ed ha vari hobbies: la cucina, i balli caraibici, la scrittura e il pianoforte, “a livello amatoriale”, precisa.

Non sono mancati nel suo percorso artistico shooting e cartellonistica, ed ha sfilato più volte come indossatrice.

Martina Amato è assistita dallo Studio di rappresentanza artistica Rita Giorgi. (E.F.)