PER SEMPRE RAFFAELLA
Raffaella Carrà in un bel ritratto del 2018 dell'Artista Ciro Cellurale (che vediamo a destra nella foto qui sotto, a Cinecittà, durante la Mostra Iconoclasti dedicata a Raffaella Carrà)
Il ricordo di Claudio Manari
Difficile frenare le emozioni per una scomparsa come quella di Raffaella Carrà che ci coglie impreparati e sorpresi per via sia della sicuramente prematura dipartita, in considerazione della sua età non certo molto avanzata, ma soprattutto poiché per tutti noi Raffaella appariva così energica e vitale che ci sembrava impossibile che potesse succedere…
Anche nell’uscita di scena finale Raffaella non ha voluto condividere il suo calvario privato di una malattia che non perdona, un carcinoma al polmone, con il suo pubblico, proprio per il rispetto che nutriva nei suoi confronti non volendo in tal modo turbare il ricordo che esso ha di lei. Una scelta difficile, altruistica e prova della riservatezza e signorilità che la ha accompagnata per tutta la vita. Se lo avesse fatto non ci sarebbe stata pace per la sua privacy considerando lo sconsiderato mondo dell’informazione che spesso, anzi quasi sempre, calpesta le più naturali necessità di una persona pur di far notizia. Quanto detto non significa che non esista un buon, anzi ottimo giornalismo, ma credo fermamente che ci siano dei limiti invalicabili, tra questi il rispetto delle volontà personali dei pubblici personaggi e il totale silenzio in casi come questo.
Non esistono aggettivi sufficienti per descrivere questa Signora del piccolo e grande schermo che ci ha accompagnati per oltre 60 anni con le sue performance di attrice, cantante e showgirl, quindi eviterò di elencarli davanti al suo nome.
Il definitivo aggettivo che può racchiuderli tutti è semplicemente “immensa”. In America si userebbe dire “larger than life”. Ebbene si, questa donna ha rappresentato e lo farà per ancora molte generazioni, come accade ai grandi, lo spettacolo, nel più puro e alto senso del termine.
Questo fatto deriva dal suo essere stata sempre spontanea e determinata nello stesso tempo. Una professionista che non si è mai risparmiata nell’applicarsi per dare al pubblico la perfezione.
In questo mio articolo, oltre a condividere con voi il mio ricordo di bambino che mi vide con lei al mare, vuole ricordare la sua carriera cinematografica e televisiva che annovera molti titoli tra le sue interpretazioni.
Era il 1973, Bellaria, riviera romagnola: gelateria dei genitori di Raffaella. Con i miei genitori, assidui clienti nelle calde serate estive delle vacanze al mare, mi trovavo seduto ad un tavolino per il classico gelatino premio serale se la giornata era trascorsa senza marachelle… ad un certo punto apparve lei. Per me fu una visione che non riuscivo a mettere bene a fuoco, mentre per i miei genitori fu subito chiaro chi entrasse: la Carrà disse mamma, e immediatamente lei con un sorriso enorme si rivolse a loro e salutò dirigendosi al tavolo dove (io sempre più stupito) si rivolse a me dicendo : “Ma che bel bambino e che occhi azzurri, come ti chiami?”. Ecco, da ciò scaturì il resto, gelato offerto, chiacchiere e risate e culminante scena di me in braccio a lei per qualche minuto. Ricordo tutto come se fosse ieri.
Non la ho più incontrata in età adulta se non fino al 1995, a Roma, casualmente a Via Asiago alla RAI, dove facevo un corso di giornalismo e a mensa ci si salutò con me imbarazzato insieme a Giuseppe Breveglieri allora mio insegnante al corso. Rapidi baci e abbracci con semplicità e spontaneità, raggiunti poco dopo da Fiorello.
Avrei tanto voluto rivederla anche in anni recenti ma non ci fu occasione. Devo dire che questi due incontri sono però fra i miei più cari ricordi.
Passando ora la carriera di Raffaella al cinema ed in televisione, vorrei elencare le sue interpretazioni per il pubblico dei lettori che non le conoscessero e per mostrare che al di là della showgirl televisiva del varietà e dell’intrattenimento popolare di enorme successo, Raffaella ebbe una notevole carriera sullo schermo.
67 anni di carriera dal 1952 al 2019 con ben 31 film per il grande schermo, 9 fiction televisive e 4 lavori di prosa televisiva. In aggiunta a tutto ciò 71 programmi televisivi. I numeri sono imponenti, anche perché dobbiamo calcolare che i 71 programmi televisivi si concretizzarono con decine e decine di puntate per ciascuno e che quindi le ore televisive di Raffaella raggiungono cifre vertiginose, in Italia e all’estero. Tralasciando dunque i programmi televisivi per motivi di spazio mi pregio di riportare solo le interpretazioni di attrice precisando che i titoli in grassetto sono quelli per i quali è riportato un grande successo di critica e di pubblico documentato sui numerosi libri a lei dedicati che aggiungerò in bibliografia di questo articolo.
Tratto dal web, la fonte è la celebre Wikipedia, di seguito le partecipazioni Raffaella al cinema in Tv ed in prosa.
Per il cinema:
Tormento del passato, regia di Mario Bonnard (1952)
- Valeria ragazza poco seria, regia di Guido Malatesta (1958)
- Europa di notte, regia di Alessandro Blasetti (1958)
- Caterina Sforza, la leonessa di Romagna, regia di Giorgio Walter Chili (1959)
- La lunga notte del '43, regia di Florestano Vancini (1960)
- La furia dei barbari, regia di Guido Malatesta (1960)
- Il peccato degli anni verdi, regia di Leopoldo Trieste (1960)
- Maciste l'uomo più forte del mondo, regia di Antonio Leonviola (1961)
- Ulisse contro Ercole, regia di Mario Caiano (1961)
- Maciste nella terra dei ciclopi, regia di Antonio Leonviola (1961)
- 5 marines per 100 ragazze, regia di Mario Mattoli (1962)
- Ponzio Pilato, regia di Gian Paolo Callegari (1962)
- Giulio Cesare, il conquistatore delle Gallie, regia di Tanio Boccia (1962)
- I Don Giovanni della Costa Azzurra, regia di Vittorio Sala (1962)
- L'ombra di Zorro, regia di Joaquín Luis Romero Marchent (1962)
- Il terrorista, regia di Gianfranco De Bosio (1963)
- I compagni, regia di Mario Monicelli (1963)
- Dopo il buio, regia di Roberto Faenza (1964)
- L'amore e la chance, episodio La fortuna si chiama Lucky, regia di Charles L. Bitsch (1964)
- La Celestina P... R..., regia di Carlo Lizzani (1965)
- Il colonnello Von Ryan (Von Ryan's Express), regia di Mark Robson (1965)
- Il vostro superagente Flit, regia di Mariano Laurenti (1966)
- Il Santo prende la mira(Le Saint prend l'allflŭt), regia di Christian-Jaque (1966)
- Rose rosse per Angelica, regia di Steno (1968)
- 7 eroiche carogne(Comando al infierno), regia di José Luis Merino (1969)
- Professione bigamo, regia di Franz Antel (1969)
- Il caso "Venere privata", regia di Yves Boisset (1970)
- Barbara, regia di Gino Landi (1980)
- "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", regia di Renzo Arbore (1983)
- Colpi di fortuna, regia di Neri Parenti (2013)
- Ballo Ballo (Explota Explota), regia di Nacho Álvarez (2020) – cameo
Per la televisione:
- Vivere insieme, episodio La figlia dell'oca bianca (Programma Nazionale, trasmessa il 25 marzo 1964)
- I grandi camaleonti, regia di Edmo Fenoglio (Programma Nazionale, 1964)
- Lo stagno del diavolo, regia di Guglielmo Morandi (Programma Nazionale, 1965)
- Scaramouche, regia di Daniele D'Anza (Programma Nazionale, 1965)
- Le spie, (I Spy) episodio Sophia con Bill Cosby (NBC, 1966)
- Idillio Villereccio, regia di Vittorio Barino (TSI, 1968)
- Arsenio Lupin, episodio La donna dai due sorrisi, regia di Marcello Baldi (France 1, 1971)
- Ekeines... ki ego - un episodio (Sitcom greca, Yened, 1977)
- Mamma per caso, regia di Sergio Martino (Rai 1, 1997)
Per la prosa televisiva
- Tutto per bene di Luigi Pirandello, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 3 marzo 1967.
- Del vento fra i rami del sassofrassodi René de Obaldia, regia di Sandro Bolchi, trasmessa il 2 settembre 1967.
- Processo di famigliadi Diego Fabbri, regia di José Quaglio, trasmessa il 29 giugno 1968.
- La giacca stregatadi Dino Buzzati, trasmessa il 26 settembre 1966
- Il sorriso della Gioconda, regia di Enrico Colosimo, trasmessa il 16 dicembre 1969.
La ragione della pubblicazione del precedente elenco è una mia scelta che può apparire asettica e distante, in realtà con tale metodo intendo sottolineare la grande varietà di ruoli che Raffaella ha interpretato e soprattutto fornire una guida a tutti coloro che volessero reperire tali film e fiction per vedere raffaella all’opera con i suoi personaggi e scoprire la sua sensibilità di attrice e di vera professionista.
Desidero aggiungere che in tale modo si entra immediatamente nel mondo cinematografico di Raffaella e dalla filmografia si evince che le sue scritture cinematografiche spaziavano dal cinema d’autore, al cinema di genere, alla commedia, al dramma senza particolare attenzione alle doti principali della nostra artista che ebbe a ricordare in una intervista come il cinema la mise da parte in molte occasioni quando lei al contrario desiderava portare la sua professionalità ed il suo talento sullo schermo in parti che la interessavano e la ispiravano. Fu proprio per le delusioni che il cinema le riservò ingiustamente che Raffaella trovò nella televisione il mezzo più idoneo per lavorare e il resto è storia.
Fiumi di parole di omaggi saranno giustamente dovuti a questo gigante dello spettacolo e sono certo, che caso più unico che raro, saranno tutti omaggi positivi per un personaggio che non c’è più.
Nel caso della nostra, si può dire che sia stata amica, sorella, madre, nonna, compagna, amante di sogno, di tutti noi, piacendo a bambini, giovanissimi, anziani, uomini e donne indistintamente arrivando al cuore di ciascuno che ne ha sempre apprezzato la carica di simpatia, la semplicità, la spontaneità il calore ed il colore, si, colore, quello dei suoi abiti anche quando la TV era in Bianco e Nero perché era un colore dell’anima. Icona per questo e per sempre.
A completamento di questo mio contributo, allego le foto scattate alla Mostra Iconoclasti che si tenne a Cinecittà dal 29 giugno al settembre 2018, ove furono esposti dischi, vestiti e ricordi della carriera di Raffaella che già l’Annuario ricordò con un mio articolo dell’epoca.
Con l’artista internazionale Ciro Cellurale ci recammo in visita a Cinecittà e il dipinto da lui realizzato con splendidi colori pop fu esposto in più occasioni nelle esposizioni dell’artista che ricevette molti complimenti per aver incluso la Carrà fra le icone dello spettacolo che hanno caratterizzato il secolo.
A fini non pubblicitari ma per divulgazione culturale, vorrei segnalare dei testi su Raffaella che possiedo ed ho letto, per invogliare tutti quelli che la amano a leggerne i contenuti. Ometto le case editrici, ma si trovano sul web tutte le altre eventuali informazioni.
Caterina Rita, R. Carrà, Cinquant’anni di desiderio
Valeria Muccifora, Grazie Raffa
Antimo Verde, Eugenio Amato, Raffaella Carrà mito in tre minuti
Roberta Maresci, Raffaella Carrà
Fabio Canino, Raffa book
Carrà, 101 pillole di saggezza
Ciao Raffaella, grazie ! Claudio Manari
(Le foto della Mostra Iconoclasti sono di Claudio Manari)