Perr la difesa del settore italiano dell¹animazione
L’appello di Iginio Straffi, fondatore e presidente di Rainbow, a difesa del settore italiano dell’animazione: “Siamo ancora in tempo per salvare un comparto che è diventato il secondo in Europa e che esporta in tutto il mondo”
“La nostra sfida è stata quella di intrattenere i più piccoli senza mai dimenticare la funzione formativa che stavamo svolgendo. Oggi il 72% dei bimbi tra i 4 ed i 6 anni navigano sulle piattaforme senza la presenza di un genitore” afferma Iginio Straffi, fondatore e presidente di Rainbow, durante l’audizione alla Camera del 12 marzo
Alle ore 11:30 di martedì 12 marzo, la Commissione Cultura della Camera, in merito all'indagine conoscitiva sull’impatto della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica sui settori di competenza della Commissione, ha svolto l'audizione di Iginio Straffi, fondatore e presidente di Rainbow, presidente di Colorado Film.
“In oltre trenta anni di lavoro nel mondo dell'animazione ho assunto competenze ed informazioni che possono servire a capire meglio l'importanza che questo settore riveste non solo per l'industria dell'intrattenimento, ma soprattutto nella trasmissione di un'identità culturale e valoriale che riguarda i bambini italiani – ha dichiarato Iginio Straffi, fondatore e presidente di Rainbow - Nelle nostre produzioni abbiamo sempre trasferito sia gli elementi identitari della nostra storia e dei nostri costumi, che i valori etici che costituiscono gran parte dell'educazione dei più giovani. La sfida è stata quella di intrattenere i più piccoli senza mai dimenticare la funzione formativa che stavamo svolgendo nel costruire storie in cui i contenuti dovevano prevedere dei forti valori etici. Dopotutto, oggi i genitori hanno infatti perso il controllo della fruizione audiovisiva dei propri figli: il 72% dei bimbi tra i 4 ed i 6 anni navigano sulle piattaforme senza la presenza di un genitore”.
30 ANNI DI ANIMAZIONE DI VALORE-“Quasi agli esordi con “Tommy & Oscar” già puntavamo all'importanza dell'altruismo e ad un'universale accettazione della diversità – specifica Iginio Straffi - Con i “Gladiatori di Roma” abbiamo raccontato ai più giovani una divertente storia dell'Antica Roma ma al tempo stesso abbiamo promosso i valori della lealtà sportiva, del rifiuto del doping e della correttezza agonistica. In “44 Gatti” abbiamo portato in tutto il mondo la musica, le canzoni e valori dell'Antoniano. “Pinocchio and Friends” recuperava addirittura la più famosa delle fiabe italiane sia nell'intramontabile storia del passaggio dalla vita bambina a quella adulta che nell'affermazione di quei significati etici che debbono stare alla base della crescita. Le nostre Winx, protagoniste di un vero e proprio successo mondiale che dura da 20 anni, oltre a portare il messaggio dell'amicizia, dell’altruismo, dell’onesta, del rispetto per il nostro pianeta, rappresentano il nostro “made in Italy” attraverso il loro amore per il bello, per la moda ed il design”.
L’APPELLO PER SALVARE IL COMPARTO -"Netflix, Disney +, Paramount + Amazon etc. prevedono nei prossimi anni miliardi di investimenti in animazione in Europa – spiega Iginio Straffi - Il paese dove saranno indirizzati questi investimenti sarà solo la Francia. Di conseguenza, per consentirci di partecipare alla spartizione degli investimenti delle piattaforme americane in Europa, abbiamo bisogno della sottoquota animazione. A questo punto la politica italiana deve decidere se dare alla Francia la vittoria a tavolino o se permettere anche a noi di giocare la partita. Siamo ancora in tempo per salvare un comparto che è diventato il secondo in Europa e che esporta cartoni animati made in Italy in tutto il mondo. Un provvedimento come quello della sottoquota animazione è nell’interesse dell’audiovisivo italiano, a livello industriale, occupazionale e di identità culturale per le giovani generazioni”.