La metamorfosi fisica e simbolica, è al centro del distopico ANIMAL KINGDOM, 2024, del francese Thomas Cailley, storia di un padre e un figlio alle prese con la conoscenza di sé e il senso della libertà in un mondo dove gli esseri umani vengono trasformati in ibridi animali.
Il punto di vista della scrofa è al centro del film Gunda, 2020, del russo Victor Kossakovsky dove l'osservazione senza filtri di una scrofa e dei suoi cuccioli permette di percepire il valore della vita di tutti gli animali che abitano il pianeta.
Dal remake cult del canadese David Cronenberg La mosca, 1986, dove vibrazioni kafkiane attraversano la vicenda dello scienziato che fallisce nel suo ambizioso esperimento trasformandosi lentamente in un ibrido tra essere umano e mosca, all'indagine di Yuri Ancarani del torneo di caccia al falco nel Qatar raccontato nel suo The Challenge, 2016.
Kafka risuona ancora di alienazione e trasformazione nelle parole del suo visionario testo teatrale Una relazione per un'Accademia ripreso dall'occhio ibrido di documentario e finzione di Antonietta De Lillo Il Signor Rotpeter, 2017, che dà la parola a una scimmia costretta anch'essa ad adeguarsi agli stereotipi umani per poter sopravvivere a una caccia reale e metaforica al tempo stesso.
Una diversa relazione tra primati viene raccontata nel 2011 da Project Nim dell'inglese James Marsh, uno scimpanzé appena nato viene sottratto alla madre allevato come un bambino sotto la supervisione di un professore universitario. Riuscirà ad imparare il linguaggio umano?
Chi è Beau? Quali sono i suoi sentimenti? Cosa pensa della vita con gli umani? a chiederselo nel suo docufiction del 2024 è l'italiana Claudia Tosi che in Mr. Beau ci guida con delicatezza e sentimento nella sua vita di coppia con l'animale domestico per eccellenza, il cane.
È Dostoevskij ad aleggiare invece nell'ispirazione di uno dei capolavori della Storia del Cinema di tutti i tempi. Il raglio di un asino ne L’Idiota accende la fantasia di Robert Bresson in Au hazard Baltahzar, che racconta al mondo nel 1966 la parabola esistenziale di un asino e degli umani che lo circondano, mettendo a nudo violenza e miseria umana in tutte le sue forme. La bellezza e purezza animale continuando a risuonare in maniera radicale ancora oggi quale monito contro lo sfruttamento dell'umano sull'umano e su qualsiasi altra specie.
Due maestri del cinema, dal Giappone alla Francia, si incontrano per un altro film cult del 1986 con cui torniamo alla finzione per raccontare la scandalosa bunueliana liaison tra una donna interpretata dalla conturbante Charlotte Rampling e uno scimpanzé in Max amore mio.
Gli animali sono il nostro alter ego più fedele, la nostra autocoscienza e il nostro countdown alla fine del mondo. C’è chi vuole trasformarli a propria immagine e somiglianza, chi vorrebbe portarli all’estinzione, chi li ignora, chi li divora, chi li compra, chi li vende, chi li pubblica, chi li maltratta, chi li allena, chi li studia e chi vorrebbe salvarli. E gli animali cosa pensano di tutto il nostro pensare a loro? Il cinema, come questa rassegna, tenta, seppur parzialmente, di rispondere a questa e ad altre infinite domande.
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