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ROBERTO GIROMETTI, CINEMATOGRAPHER: CASA E LETTURA

Una lunga attività nel cinema, con un numero incredibile di titoli al suo attivo, partecipazione a festival e rassegne cinematografiche, premi, eventi, Roberto Girometti, anche lui in quarantena, risponde alle nostre domande:  Come trascorri questo periodo? E' stata (ed è) dura?  Che cosa ti manca di più? Hai qualche consiglio da dare ai colleghi, agli amici del cinema e della tv?

15GIROMETTI“La quarantena la sto trascorrendo in casa, ogni tanto esco e accompagno mia moglie a fare la spesa, almeno prendo una boccata d’aria; nel frattempo seguo delle cose su internet, Facebook, Whatsapp, come fanno tutti, mi sono riletto alcuni libri dei miei amici Gabriel Garcia Marquez, (Cent'anni di solitudine,  Racconti raminghi  e Vivere per raccontarla), e poi dell'altro amico Luis Sepulveda, sempre scorrendo velocemente. 

“Si, devo dire, per me è dura, perché mi piace andare in giro, camminare, incontrare gli amici e poi mi manca tanto Cinecittà, dove normalmente vado un giorno sì e un giorno no, e poi La Casa del Cinema, con i vari incontri di noi (cinematografari). 

“L’altra cosa che mi manca molto è andare a camminare e fare ginnastica la domenica mattina a villa Pamphili. 

“Per ultimo, non riesco a dare consigli, ma dico, non mollate, tra poco ci riprenderemo la nostra vita, e poi dovremo sistemare alcuni diritti che da qualche anno quelli che comandano stanno togliendo al “Popolo Sovrano”.