Teatro: “GIRO DI VITE” al Politeama Open Air di Tolentino
Grande attesa per il debutto, il 22 luglio, dello spettacolo teatrale realizzato da Giulietta Revel, protagonista Antonella Fattori. Costumi del fashion designer Marco Coretti
Debutterà il 22 luglio alle 21.30, in prima nazionale al Politeama Open Air di Tolentino (Macerata), lo spettacolo teatrale “Giro di Vite” con la regia di Giulietta Revel, protagonista Antonella Fattori.
Tratto dal racconto horror di Henry James del 1898, Giro di Vite è ambientato nell'Inghilterra di fine Ottocento, in una magione dove un’istitutrice che si occupa di due bambini orfani, tormentati dai fantasmi, cercherà di convincere il loro tutore, lo zio, che non è tutto frutto di fantasie infantili. Il racconto ha ispirato numerosi film come The Innocents di Jack Clayton a cui la regista Revel rende omaggio mettendo in risalto l’introspezione psicologia del personaggio femminile, rilevando l'aspetto della fragilità e della vulnerabilità di una donna di fronte ai suo bisogno d’amore e tutte le forme di seduzione che minano la sua resistenza. Ma è soprattutto la bellezza a soggiogarla e portarla in una avventura incantata e misteriosa. Ad impreziosire la scena i costumi disegnati e realizzati da Marco Coretti. Il famoso fashion designer vincitore al Berlino Short Film Festival per il miglior costume nel corto “Fedora”, cede quindi alla seduzione del teatro. "Sono riuscita a coinvolgere Marco, uomo colto e curioso con una grande sensibilità per l'arte e la bellezza espressa in tutti i suoi linguaggi, in questa impresa nata un po' per caso dopo avergli raccontato il progetto e mostrato le immagini del film con gli splendidi abiti d'epoca", commenta l'amica Giulietta Revel. “Ho sempre sognato di realizzare costumi per il teatro e ho quindi colto con entusiasmo l’opportunità offertami”, racconta Coretti, spiegando di aver realizzato gli abiti di scena cercando di vestire l’anima del personaggio. “All’epoca vittoriana ho attinto sia per i modelli, rivisitandoli in chiave moderna, sia per i colori nero e grigio che sottolineano anche quegli aspetti più oscuri e misteriosi dell’animo femminile spesso celati da quella facciata di leggerezza che ho "interpretato" con tulle e organza sinonimi di femminilità e seduzione”
(La foto di apertura è di Severine Queyras)
(Fonte Foto: Ufficio Stampa Scripta Manent)