UN BELL'OMAGGIO A RONDI ALLA CASA DEL CINEMA
Gian Luigi Rondi se n'è andato il 22 settembre 2016, esattamente un anno fa, lasciando un gran vuoto nel mondo del Cinema e fra i suoi tanti amici. Rondi è stato uno dei più grandi critici italiani, la sua vita professionale è stata piena e infaticabile. Critico cinematografico de "Il Tempo" e de "La Nuova Antologia". Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, Consultore del Sovrano Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Presidente dei Premi Vittorio De Sica, Collaboratore cinematografico della RAI-Radiotelevisione Italiana, Autore di numerose pubblicazioni sul cinema, regista di corti e medio metraggi. Ed ancora: Direttore e poi Presidente del Festival delle Nazioni di Taormina, Direttore Artistico dell’Ente Spoleto Cinema, Subcommissario per il Cinema e poi Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Vice Presidente di Cinecittà, Presidente della Biennale di Venezia, Presidente di Agiscuola, Direttore e poi Presidente degli Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento, Presidente del Festival dei Cinque Continenti a Ischia, Segretario per le Comunicazioni del Sovrano Militare Ordine di Malta, Commissario Straordinario della S.I.A.E., Presidente del Festival Internazionale del Film di Roma.
Tanti incarichi prestigiosi, tanto lavoro e all'improvviso la fine. Che ci ha lasciati sgomenti, e che ci addolora profondamente ancora oggi, a un anno dalla sua scomparsa. Perché Gian Luigi Rondi era un amico, un vero amico per tutti noi della grande famiglia dell'Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi.
Ieri, alla Casa del Cinema di Roma, un evento per ricordarlo ancora una volta: OMAGGIO A RONDI, con proiezione del film documentario "Gian Luigi Rondi, vita, cinema e passione" di Giorgio Treves, presentazione del volume del carteggio con il cinema internazionale "Tutto il cinema in 100 (e più) lettere" di Gian Luigi Rondi e numerosi interventi, moderati da Franco Montini, da parte di Felice Laudadio, Pupi Avati, Enzo Decaro, Luca Verdone, Umberto Rondi ed altri.
In particolare, il documentario di Treves propone i suoi racconti e quelli di testimoni quali Francesco Rosi, Paolo e Vittorio Taviani, Pupi Avati, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Gina Lollobrigida, Margarethe von Trotta. La storia del cinema italiano e quella dell’Italia del Novecento vengono ripercorse capillarmente. Giorgio Treves, oltre a raccontare la vita privata e lavorativa di Rondi, parla nel film anche dei suoi primi impegni al di fuori del giornalismo: il suo coinvolgimento accanto al sottosegretario Giulio Andreotti nel rilancio del cinema italiano, gli scioperi e le manifestazioni, come quella storica in Piazza del Popolo a cui parteciparono tanti artisti dell'epoca.
(La foto di Gian Luigi Rondi è di Roberta Gulotta - Copyright)