Dopo l'inaugurazione a Roma, presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, e nel Teatro del Conservatoire Royal di Bruxelles, città dove Puccini ha vissuto i suoi ultimi giorni, Visse d’Arte arriva a L'Aquila su iniziativa di Mariangela De Vita, che ne coordina l'allestimento nei saloni del Centro Congressi Luigi Zordan e di Palazzo Camponeschi, in occasione di Street Science 2024, prestigiosa iniziativa di divulgazione scientifica promossa dall'Università degli Studi dell'Aquila.
Patrocinata anche dal Comune dell’Aquila, l'esposizione, secondo Corrado Veneziano, "rappresenta un appuntamento speciale: con una città che, dopo la drammatica cicatrice del terremoto del 2009, riesce a mostrare un orgoglio ricostruttivo di straordinaria dignità civile, premiata dal riconoscimento di Capitale della Cultura Italiana 2026".
Visse d’Arte è curata da Francesca Barbi Marinetti, Cinzia Guido e Sonia Martone. Sostenuta e coordinata da D.d’Arte e Iacovelli and Partners, la mostra gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Presidenza della Commissione Cultura della Camera e del Comitato nazionale Puccini100. È l'unica mostra pittorica di un artista vivente inserita nel programma ufficiale delle celebrazioni per la morte di Giacomo Puccini.
Le tele, venti in totale di medie e grandi dimensioni, si distinguono per una forte tensione figurativa e cromatica. Al centro, le linee parallele degli spartiti e dei pentagrammi musicali, che possono essere nitide, evanescenti, irregolari o graffiate, attorno alle quali Veneziano dipinge corde, rami, scale, petali e onde del mare. In alcuni casi compaiono paesaggi e volti, quasi sempre femminili, dettagli e immagini che evocano Pechino nel tempo delle favole, Nagasaki, Parigi, Roma, Firenze e altri luoghi. Talvolta questi scenari sono immediatamente riconoscibili, altre volte risultano leggeri, eterei e quasi privati del loro significato originario, ma sempre capaci di trasmettere le complesse suggestioni artistiche di Giacomo Puccini.